Direttiva 649
Una politica della valutazione è questione troppo complessa da ideare,
costruire, incardinare negli ambiti che si voglion valutare. Oggi la
politica della valutazione è una questione non specificamente italiana, ma
dell’Europa e del mondo. Si potrebbe dire che l’Italia è stata spinta ad
indirizzarsi a tale politica. Come un piccolo studente recalcitrante anche
l’Italia si era messa in cammino. Ascoltava le lezioni. Si impegnava a fare
i compiti. Finché, stanca, non ha deciso di darsi assente, anzi, sarà
presente quando vuole. L’idea che l’Italia debba sentirsi obbligata a
obbligare le scuole a imparare ad autovalutarsi è stata l’idea che ha fatto
varare la direttiva 649. Quasi una giustificazione per i compiti che non
farà. Troppo faticosi. Troppo impegnativi. Soprattutto causa di troppi
litigi in famiglia. E allora? Per poter riposarsi 5 anni, il grande “medico”
Norberto Bottani, propone di far arrivare in Italia, e per concorso
internazionale, “un esperto mondiale”, mentre, per cinque anni i giovani
italiani si prepareranno in Università al difficile mestiere di valutare le
scuole. Ma qual è il maestro mondiale che concorre per farsi assegnare la
peggiore delle classi, indisponibile persino ad ascoltare?
La Direttiva 649 ha avuto questo merito: impedire di completare un
esperimento, rallentandone il meccanismo, rovesciando il metodo
d’osservazione, semplicemente per non sentir parlare che le cose vanno
veramente male in fatto di apprendimento degli studenti e di direzione del
sistema.
E non ha evitato neppure, come nei peggiori rapporti scolastici, che
nascesse un contenzioso sulla legittimità della sua stessa emanazione. Lo
ricorda il vecchio maestro, Elias, cui si vorrebbe far venire voglia di
allontanarsi da cattedra e lavagna.
Non è solo sconcertante la direttiva 649, è anche un po’ velenosa: vorrebbe
gettare qualche ombra sull’istituto scientifico contro cui è nata,
l’Invalsi.
Peccato che la politica non sappia che l’autolesionismo non è una virtù.
Si veda:
Norberto Bottani, I ritardi dell’Italia nel sistema di valutazione, il
Riformista, 2 settembre 2006, pagina 3.
Guido Tabellini, Chi ha paura degli esami di qualità alle scuole? Il Sole 24
Ore, 3 settembre 2006, pagina 6.
Luigi Illiano, Scuola. Dopo le proposte di Guido Tabellini.
Il Governo frena sull’esame di qualità, Il Sole 24 Ore, 5. settembre 2006,
pagina 30.
Giliberto Capano, Avanti così la scuola muore, Europa, 7 settembre 2006,
pagina 1.
Luigi Illiano, Intervista. Giacomo Elias. Dal ministro critiche
ingiustificate, Il Sole 24 Ore, 11 settembre 2006, pagina 3.