
Dalle ‘Dichiarazioni conclusive’ di Roma
(di
F.Bozzuto)
- Preparare bambini e giovani alla futura vita lavorativa garantendo loro
salute e sicurezza sul lavoro.
- Offrire a tutti una formazione durante tutto l’arco della vita.
- Migliorare il coinvolgimento del sistema educativo e formativo per la
promozione della salute e della sicurezza sul lavoro.
Tutti i paesi membri sono invitati a sviluppare strategie coerenti per
preparare bambini e giovani alla vita attiva attraverso istruzione,
formazione e corsi di addestramento OSH (sigla per indicare l’obiettivo di
salute e sicurezza) per i giovani che terminano la scuola) con proprie
autonome modalità.
Con l’ampliamento dell’UE (maggio 2004) i giovani saranno 75 milioni:
bisogna dare slancio allo sviluppo di politiche coerenti di OSH e di
istruzione e di formazione per lo sviluppo di una cultura europea di
prevenzione e di miglioramento della qualità di lavoro.
La dichiarazione di Roma supera le tradizionali forme con cui viene oggi
sviluppata la politica della sicurezza sui posti di lavoro (norme
legislative, dialogo sociale, responsabilità delle imprese e tutela da parte
di Enti ed Organizzazioni) e affida un ruolo decisivo ai sistemi di
formazione.
Come commentatori dell’evento conveniamo sulla necessità che la scuola
introduca le tematiche della sicurezza, ma suscita qualche perplessità la
scarsa eco su questa prospettiva nella stessa scuola.
Una lettura dettagliata, con breve commento, della ‘Dichiarazione’ è
visibile su questo numero 1 in “documentazione”

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