Guardare al mondo senza chiusure
Anche un’aula è una finestra sul mondo

Si ritiene utile fornire un quadro di riferimento degli istituti nazionali e internazionali preposti alla valutazione dei sistemi scolastici. Il sistema-scuola da tempo si è posto il problema di misurare l’efficacia della propria azione non solo in termini di “voti” di fine anno. L’istituzione-scuola però è il sistema più complesso nella trama della società contemporanea: è un luogo in cui s’incontrano soggetti, aspettative, interessi assai diversi ed in modo del tutto asimmetrico, spesso anche conflittuale.
I soggetti coinvolti infatti differiscono per età, ruoli, conoscenze, forme di potere e contrattazione…  Nel marzo 2000 il Consiglio Europeo, nel delineare i concreti obiettivi futuri dei sistemi di istruzione e di formazione che possono consentire a tutti i cittadini europei di partecipare alla nuova società della conoscenza, mette come primo punto il miglioramento della sua qualità. Questa scelta comporta nuovi investimenti, ma anche la ricerca di un ottimale utilizzo delle risorse esistenti.
L’Italia, uno degli artefici dell’Europa, recepisce questi indirizzi e per questo ha inserito nel nuovo quadro normativo l’istituzione del Sistema Nazionale di Valutazione. Negli anni scolastici 2000-01 e 2002-03 con i due “progetti pilota” ( PP1 e PP2 ) sono state definite le risorse necessarie per l’attivazione del Servizio nazionale di valutazione e sono state individuate le modalità operative della valutazione nazionale e quelle relative al trattamento e alla restituzione alle scuole dei dati raccolti. La partecipazione, ancora volontaria, è stata molto significativa: dalle 2.832 scuole aderenti al primo progetto, si è passati a 7.300 al secondo e solo l’Ufficio Scolastico della Lombardia ha sostenuto la partecipazione al progetto PP2 di 1000 scuole lombarde.
Ma non bastano i numeri. Occorre la coscienza che si tratta di un fenomeno a larga scala nel mondo e anche l’insegnante più chiuso nella sfera dei suoi contenuti disciplinari farebbe bene ad aprirsi per accogliere le proposte di valutazione, senza viverle con disinteresse o, peggio, subendole.
(da "il laboratorio didattico", settembre 2003)


(Per avere un'idea degli strumenti per la valutazione del sistema istruzione nei vari paesi industrializzati si veda l'elenco nella pagina 2 del Laboratorio didattico)