In 3.000 per un posto da preside:
                      una si "sbigottisce".



Sono 3.000 gli aspiranti presidi e basta un articolo de "La Repubblica" per farne sbigottire almeno una. Si tratta di Sandra Gandini che in preda allo sconforto scrive una lettera alla redazione e così conquista, se non il posto [per ora, ma glielo auguriamo presto], la prima pagina della "Cronaca" di Milano sempre su
"La Repubblica" del 9 agosto.
L'aspirante dichiara di appartenere a un sindacato confederale e denuncia il suo "sbigottimento" e "sconcerto":
cos'è successo?
Poveri aspiranti presidi!
Si sono iscritti in massa al corso-concorso e sempre in massa sono andati a frequentare un corso di preparazione a pagamento, "offerto" a pagamento, proprio dai sindacati agli aspiranti presidi.
E sempre in massa sono stati esclusi!
Sin qui nulla di male: gli aspiranti sanno di dover soffrire al posto in cui vanno a finire e sono ben disposti a prepararsi alla sofferenza.
La cosa che ha turbato Sandra Gandini e che a "La Repubblica" sembra degna della prima pagina è il piagnisteo-lamentela di un dirigente sindacale, tale D'Onofrio, che avrebbe pure il coraggio di protestare contro un sistema selettivo di cui egli stesso doveva essere perfettamente al corrente, visto che si è tenuto al corrente quando doveva organizzare i corsi con cui gli aspiranti avrebbero potuto sperare e pagare.